domenica 14 giugno 2020

DIALOGO: step 25

Quando il professor Roger entrò nell’aula magna dell’università, il professor Gradgrind stava leggendo l'esposizione di alcune teorie scientifiche pubblicate in una prestigiosa rivista del settore.
Quando il professor Gradgrind sentì i passi del professor Roger aggrottò le ciglia e, con una smorfia di disapprovazione, sistemò tutti i suoi documenti.

Prof. Gradgrind: “Buonasera Mike”

Prof. Roger: “Buonasera Tom”

Prof. Gradgrind:” Pare che dovremmo lavorare insieme, per redigere questo discorso”

Prof. Roger: “Si. Così sembra”

Prof. Roger: “Il rettore ci ha informato che il tema cardine del convegno sarà il “calcolo”. Dobbiamo cercare di analizzare tutte le tematiche legate a questa parola, valutandone pro e contro, ed evidenziandone le molteplici sfaccettature.”

Il Prof. Gradgrind rispose in maniera molto seccata:” Perché i calcoli hanno dei difetti? ”
e proseguì sogghignando: “lei è un ingegnere professor Roger, dovrebbe sapere che non vi è scienza più esatta della matematica.”

Il Prof. Roger non diede peso alla provocazione del professor Gradgrind perché lo conosceva, sapeva che non sarebbe stata una collaborazione semplice.

Dopo qualche secondo di pausa, il professor Gradgrind riprese il suo discorso” Sin dall’antichità il calcolo è stato identificato come la “certezza”. Lo stesso Platone ne parla nei suoi dialoghi definendolo come un arte, l’arte dell’aritmetica ovvero l’arte di saper fare i calcoli”.

Prof. Roger: ”Si ma…”

Il professor Gradgrind non lasciò terminare la frase al professor Roger, e riprese il suo discorso.

Prof. Gradgrind: ”E il povero Galileo a causa delle sue teorie è stato punito dall’inquisizione. Lei dovrebbe avere rispetto per questo scienziato e non dubitare della scienza. Le ricordo, se non dovesse saperlo, che grazie al suo metodo sperimentale è stato possibile studiare i fenomeni naturali.”

Prof. Roger: “Si, lei ha perfettamente ragione, ma allora perché lo stesso Galileo tratta la relatività? Se due osservatori, uno posto su una barca e l’altro sulla sponda di un fiume, si interrogano sulla velocità della barca l’osservatore fermo sulla sponda affermerà che la velocità della barca è sicuramente maggiore rispetto alla velocità indicata dall’osservatore sulla barca stessa, … e i due hanno entrambi ragione. Eppure i “calcoli” non sono entrambi corretti?”

Prof. Gradgrind: “Ciò che lei afferma è una sciocchezza. Il calcolo non può avere difetti”.

Prof. Roger: ” Non è vero…”

Il professor Gradgrind non fece terminare la frase al docente: ”E il calcolo infinitesimale, secondo lei, anche quello è sbagliato?”

Prof. Roger: ”Certo che no. Il calcolo infinitesimale, se ben applicato, risulta corretto. Però vede, professor Gradgrind, se ad esempio in un problema di fisica applichiamo una formula correttamente, e dunque eseguiamo il calcolo corretto, ma non conosciamo il concetto fisico che regola il fenomeno osservato, a cosa serve applicare pedestremente una formula?”

Il professor Gradgrind, non rispose alla domanda: “Lei non comprende… se non fosse così importante il “saper fare i calcoli”, come mai tale capacità viene esaltata nella mitologia greca, come, ad esempio, nel mito della “duplicazione del quadrato”?. Se il calcolo fosse così approssimativo, come mai esistono delle testimonianze di numeri incisi su ossa risalenti a più di 35.000 anni fa? Perché imparare qualcosa di così relativo e non corretto?”

Prof. Roger:” Ma lei mi vuole prendere in giro?”

Il professor Roger si interrogò per capire se il professore stesse scherzando oppure se fosse convinto delle sue affermazioni.

Prof. Roger:” So benissimo che quello che sta dicendo è corretto, ma non è questo il punto…”

Il professor Gradgrind bloccò nuovamente il professor Roger, e senza dargli tempo per argomentare, proseguì:”Converrà con me che formule e algoritmi non vengono applicati solo alle materie scientifiche come: Fisica, Biologia e Chimica, ma anche all’economia ed alla sociologia…”

Il professor Roger ribatté: “Quello che lei afferma non è del tutto vero. Un famoso ingegnere italiano, Vilfredo Pareto, provò ad applicare dei modelli matematici all’economia. Il risultato non fu quello desiderato, infatti, come lui stesso si accorse, i modelli realizzati risultarono essere facilmente influenzabili da fattori esterni tanto da non essere più validi.”

Il professor Gradgrind era sempre più spazientito: ”E Comte allora? Egli non applicò una base positivista alla sociologia? Non mi sembra che le sue teorie fossero così sbagliate!”

Prof. Roger: ”Ha ragione. Allora perché nella divisione delle discipline Comte pone al vertice la Sociologia?”
Il professor Gradgrind non rispose immediatamente. I due rimasero qualche secondo in silenzio poi…

Prof. Gradgrind: ”Lavoriamo in una prestigiosa università, vengono fatte ricerche continue. Come può affermare che i calcoli siano relativi? Sa che in questa università si è lavorato ad un progetto molto importante?”

Prof. Roger: “Si. Pubblicarono anche un libro: “I Limiti dello sviluppo” nel 1972.”

Prof. Gradgrind: ”Esatto. Vede la “potenza” del calcolo? Riuscire a calcolare il numero delle risorse sul nostro pianeta, calcolare le future crisi, calcolare incrementi e decrementi della popolazione. Mi azzarderei a dichiarare che il matematico è in grado di poter prevedere il futuro grazie ai numeri ed alle formule.”

Prof. Roger: ”Non è vero. Secondo lei avevano previsto la pandemia causata dal covid-19?”

Prof. Gradgrind: ”No”

Prof. Roger: ”Bene ho appena dimostrato che il suo elogio al “calcolo” è falso. Non siamo in grado di prevedere il futuro. Questa è la dimostrazione di quanto sia difficile poter utilizzare la matematica come strumento previsionale assoluto”.

Prof. Gradgrind:”Lei sa solo farneticare. Noi tutti dovremmo aspirare all’utopia descritta da Bacone ne ”La nuova Atlantide”, ovvero la creazione di una società basata sulla scienza, unico sapere certo. Dovremmo creare istituzioni che studiano e fanno ricerche per migliorare la qualità della nostra vita.”

Prof. Roger:” Ha detto bene è un'Utopia.  Non può esistere una società solamente dedita alle scienze. C’è bisogno del giusto equilibrio. Un importante letterato Italiano, Leopardi, scrisse nello Zibaldone che il matematico si occupa di misurare le cose in maniera asettica e fredda. Il filosofo deve avere una visione più ampia e non soffermarsi alla misura quantitativa delle cose ma esplorare nuovi orizzonti. ”

Il professor Gradgrind capì che professor Roger aveva ragione, ma non volle ammetterlo.
Gradgrind era un professore ottuso e borioso, non amava avere torto.
Il professor Gradgrind sentendosi alle strette, disse:” Basta! non ho intenzione di ascoltare queste stupidaggini…”, ed uscì dall’aula sbattendo la porta. Il professor Roger rimase incredulo nel vedere un comportamento così infantile da parte professor Gradgrind.

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